31.05.2017
Abbiamo rivolto 4 domande al Dr. Simone Bertoglio, specialista FMH in Chirurgia ortopedica e Traumatologia dell’apparato locomotore, intervenuto alla serata come relatore.
Che cos’è una protesi d’anca a doppia mobilità ?
Si tratta di un impianto con due superfici articolanti ( testa femorale protesica-polietilene e polietilene-coppa acetabolare), una protesi d’anca convenzionale possiede solo un’articolazione tra la testa protesica e il polietilene che è fisso nella coppa metallica. E stata concepita in Francia nella seconda metà degli anni 70 dal Professor Gilles Bousquet.
Quali vantaggi offre rispetto ad una protesi convenzionale ?
Sostanzialmente la stabilità, vi è quindi un rischio di lussazione decisamente più basso.
A quali pazienti è destinata ?
Nei pazienti portatori di una protesi d’anca instabile che quindi lussa ripetitivamente e nei pazienti affetti da artrosi in concomitanza con problemi neurologici quali il Parkinson, l’epilessia e disturbi cognitivi che rischiano più di altri di lussare l’anca dopo l’impianto di una protesi convenzionale, inoltre è un trattamento ideale per le fratture del collo femorale nei pazienti anziani (che spesso hanno pure un’artrosi concomitante) nei quali il rischio di lussazione dopo protesi convenzionale è più elevato.
Quali sono i risultati ?
Generalmente ottimi; nell’immediato post-operatorio la “super stabilità” offerta dall’impianto limita notevolmente i rischi di lussazione e rende facile la gestione in pazienti con difficoltà motorie e poca coordinazione. Nel medio –lungo termine, una volta completata la cicatrizzazione, il paziente mostra risultati comparabili a quelli delle protesi ad articolazione unica senza evidenze di usura precoce.
Trovate qui il flyer della serata.
Specialista in chirurgia ortopedica e traumatologia dell’apparato locomotore, membro FMH
Specialista in Chirurgia ortopedica e Traumatologia dell’apparato locomotore, membro FMH
Specialista in Chirurgia della Mano e in Chirurgia Ortopedica e Traumatologia dell'apparato locomotore, membro FMH
Specialista in Chirurgia ortopedica e Traumatologia dell’apparato locomotore, membro FMH
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